The question is that, according to Darwin and all the evolutionists after him, this is more or less how we have moved from one species to another. For example take fish instead of butterflies: There is not enough food in the sea for all the fish so only those who are better suited to the environment will be able to eat and reproduce. Any fish that are born slow swimmers are unlucky and will die; the fast swimmers can eat and multiply. So far so good. However Darwin and the evolutionists claim that suddenly a fish with mutant fins, something like webbed feet, appeared and for this reason they were able to move out of the water and feed without competition from the others. So this is the theory of evolution: from fish to amphibious beings.
Variations like the colour of butterflies could never create a species different from a butterfly. To ‘evolve’ a butterfly would have to have a much greater difference from birth. For example they would have to be born with a beak. Unfortunately for the evolutionists there is no evidence of mutation which has brought an advantage to an individual with a handicap. On the contrary all mutations are shown to have brought misfortune.
A eccezione della storia appena narrata la maggior parte delle variazioni sono da considerarsi come MUTAZIONI, un vero e proprio “handicap”. E gli individui affetti da handicap non sono mai più fortunati e più adatti dei loro simili “normali”. Questo passaggio è molto importante perché la teoria dell’evoluzione, se da una parte sostiene – giustamente – la selezione naturale, dall’altra afferma che le specie si siano tutte evolute grazie alle mutazioni presenti negli individui. Il problema è che secondo Darwin e gli evoluzionisti che lo seguirono, questo è più o meno il modo in cui si è passati da una specie all’altra. Facciamo un esempio. Prendiamo dei pesci al posto delle farfalle. Nel mare non esiste cibo sufficiente per tutti i pesci. Allora quelli più adatti in quell’ambiente riusciranno a mangiare e a riprodursi. Così a volte nascono pesci più lenti e sfortunati che sono destinati a morire, altre volte nascono pesci più veloci che mangiano e fecondano. Fin qui niente da eccepire. Ma Darwin e gli evoluzionisti sostengono che a un tratto sarebbe nato un pesce con delle pinne mutanti simili a zampe che, per questo motivo, sarebbe potuto uscire dall’acqua e cibarsi senza la concorrenza degli altri pesci. Ed ecco la teoria dell’evoluzione: dai pesci siamo passati agli anfibi! Variazioni come quelle del colore delle farfalle non potrebbero mai dare vita a una specie diversa dalle farfalle. Per “evolvere” le farfalle appena nate dovrebbero presentare variazioni di un’entità molto maggiore. Per fare un esempio, dovrebbero nascere farfalle con il becco. Purtroppo per gli evoluzionisti, non esiste ad oggi un esempio di mutazione che abbia portato una qualche forma di vantaggio all’individuo con un “handicap”. Anzi, tutte le mutazioni che si conoscono sono delle sfortune palesi.